Caro Circolo,
Quando qualcuno scrive una lettera, in genere la scrive per raccontare cose noiose o di poca importanza, ma io ho deciso di scrivertene una perché ho assolutamente bisogno di raccontarti qualcosa di particolare, e non ho trovato modo migliore per farlo.
Ormai una settimana fa si è concluso il mondiale universitario di Match Race, è stato bellissimo! 14 nazioni, 27 squadre…. Il circolo pieno di gente! È stata una settimana con un sacco di emozioni, stanchezza, divertimento, sorrisi e sicuramente anche pioggia.
Il tempo infatti non è stato dei migliori, ma il ping-pong, appena fuori dal garage, ha permesso agli atleti di sfidarsi anche stando a terra.
La settimana è trascorsa veloce, la mattina era sempre il momento in cui c’era più confusione, perché bisognava iniziare il briefing, organizzare i pranzi, far uscire regatanti, gommoni e giudici e poi finalmente il circolo tornava tranquillo fino a quando il vento non se ne andava e tutti rientravano.
Queste sono le cose che tutti potevano dire, perché sono tutti potevano vederle.
Ma io vorrei provare a dire qualcosa di diverso: GRAZIE.
Tutto il mondiale si può riassumere in questa parola. Quasi tutti gli atleti alla fine della settimana ringraziavano dicendo “grazie” e non “thanks”, come se fosse l’unica cosa davvero importante da imparare in italiano.
La parola GRAZIE l’ho sentita la maggior parte delle volte in cucina, dove la mattina moltissima gente veniva a chiedere un caffè o a recuperare il suo lunch-packet.
La cucina è il luogo di ritrovo, un punto fisso dei ragazzi che frequentano il circolo, e penso l’abbia capito anche la maggior parte della gente che è stata qua.
Tralasciando il divertimento bisogna ringraziare anche per la possibilità che abbiamo avuto di parlare un po’ di inglese, lingua fondamentale per capire ed essere capiti.
I ragazzi che stavano sui gommoni tutto il giorno meritano un grande GRAZIE. Grazie per la disponibilità, per la pazienza e oltretutto bisogna far loro i complimenti perché hanno più volte spostato il campo di regata in maniera veloce ed adeguata quando cambiava il vento.
“Grazie” va detto anche a tutta la gente che per la prima volta si avvicinava al mondo della vela come volontario, bisogna ringraziare tutte queste persone, principalmente ragazzi, che hanno dato il loro aiuto al circolo, lasciando da parte per una settimana esami, lavoro e famiglia.
Tutto al circolo era ed è organizzato in modo che tutti abbiano sempre qualcosa da fare, come preparare i pranzi per i regatanti, organizzare le loro uscite serali, postare i risultati online ogni due ore, rimanere in pilotina tutto il giorno, fare da driver… e chi più ne ha più ne metta!
Come conclusione alla lettera vorrei mettere il grazie più importante: il grazie a Paola e Marco che hanno permesso, a noi ragazzi di partecipare ad un’occasione del genere, e alla valle di ospitare un evento mondiale. Grazie a loro abbiamo ricevuto numerosi complimenti riguardo all’organizzazione del circolo e delle regate, grazie a loro siamo diventati “famosi” per la nostra ospitalità, grazie a loro il circolo è quello che è.
Non serve dire altro, grazie e alla prossima.
Cecilia